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this is a bilingual blog written by a single mom who is like many others but who somehow is also different :-)
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domenica 12 gennaio 2014

casse per smartphone fai da te - DIY smartphone loudspeaker

il titolo del post dice già tutto e io sono mentalmente stanca e troppo pigra per scrivere molto, quindi lascerò che a 'parlare' siano le foto (che novità, eh?). ciò che, purtroppo, dalle foto non si evince è il suono. o meglio la differenza di suono in uscita dallo smartphone con e senza dispositivo fai da te. il mio consiglio spassionato è: provate! non ve ne pentirete. 

ps: l'idea l'ho presa da una foto vista in internet da smartphone ma non ne ho salvato il link.

this post title says it all and I'm mentally tired and too lazy to write much, hence I'll leave that photos 'talk' for themselves (what a surprise, huh?). what, unfortunately, the photos cannot show is the sound. or rather the difference in sound output from your smartphone with and without DIY device. therefore my advice is quite simple: just try it! you won't regret it.
 
ps: the idea came to me thanks to a photo I had seen in internet from my smartphone, without saving the link. 
 
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martedì 3 dicembre 2013

calendario dell'avvento fai da te 2.0 - DIY advent calendar 2.0

a cosa servono due giorni a casa non preventivati, oltre che a tentare di sgominare febbre e virus malefici? a fare lavoretti. e trovare il tempo - anche se giusto un filo in ritardo sulla tabella di marcia - per un progetto rimasto nel cassetto anche troppo a lungo.

adoro i calendari dell'avvento. due anni fa ci eravamo limitati ai sacchettini di riciclo. da allora ho sempre cercato qualcosa di esteticamente più gradevole e, soprattutto, di più comodo da maneggiare per un bambino. gira che ti rigira (pintrest santo subito!) mi sono imbattuta in questo blog e non ho più avuto dubbi.

per la mia versione ho stampato la sagoma delle scatoline su cartoncino, sull'altro lato del quale ho invece stampato una carta natalizia che mi piaceva. poi mi sono munita di forbici, cutter, righello, colla e di quell'attrezzino di legno che serve per il cartonage e aiuta a creare le pieghe nel cartone. ed ho finalmente riesumato dal mio armadio del craft i numeri di feltro per il calendario dell'avvento che avevo comprato in fiera secoli fa.

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how can you use two not budgeted days at home trying to win fever and an evil virus? doing craft . and finding time - even if just a bit late on the roadmap - for a project which had remained in the drawer too long .

I love advent calendars . two years ago we used recycled bags. since then I've been looking for something more aesthetically pleasing , and most importantly , more comfortable to handle for a child. turning  around in the net ( Pintrest for president! ) I came across this blog and I no longer had any doubts .

for my version I printed the outline of the boxes on thick paper, on the other side of which I had instead printed a Christmas motive that I liked. I then prepared scissors, cutter, ruler, glue and that wooden thing serving for cartonage which helps creating the folds in the cardboard. and I finally dug up from my closet some felt numbers for the advent calendar I had bought at the fair centuries ago.

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ho poi deciso di fare diversa la scatolina per il 25, che è diventata rossa con sopra gli stessi motivi delle altre scatole. e voilà. adesso dobbiamo solo aspettare di esser guariti, così gli elfi di babbo natale possono venire a riempire il calendario. che con noi in casa, giustamente, mica si fanno vedere eheheh...

I then decided to do a different box for the 25th, which is red and has the same subjects of the other boxes. and voila. now we are just waiting to be healthy, so that Santa Claus' elves can come to fill up the calendar boxes. since with us two in the house, quite rightly, they are surely not going to show up ...

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domenica 2 dicembre 2012

sushi di carta - paper sushi

vi servono pile di vecchie riviste, santa pazienza, tempo libero a disposizione (parecchio) e colla a caldo. se però  non avete la santa pazienza, non vi ci mettete nemmeno. che è un lavoro quasi zen. però dà parecchia soddisfazione...

you need many old magazines, lots of pacience, spare time, (a lot of) and glue gun.
if you don't have patience, don't even try this. which is almost a zen practice. which can anyway give a good deal of satisfaction...

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mercoledì 14 novembre 2012

quando lo sciopero diventa un regalo - when a strike becomes a gift

oggi, complice uno sciopero generale, la scuola d'infanzia chiudeva i battenti alle 13.00. poiché fortunatamente dispongo di un discreto numero di ore di straordinario accumulate e convertibili in ferie che mi tengo lì proprio per emergenze come queste ed essendo un periodo relativamente tranquillo in ufficio, oggi mi son fatta dare il pomeriggio libero dal capo.

sapevo che l'ometto aveva voglia di creare e mi sono presentata da lui sottoponendogli tre idee tra cui scegliere. un aereo, un serpente o un trenino. ha vinto il trenino (solo perché l'aereo l'abbiamo già fatto ma ne servono altri due per ultimare il progetto, poi ne scriverò - credo).

siamo partiti con : tovaglie di plastica e vestiti da pittura, tempere, pennelli, forbici, colla, un tubo di cartone della carta igienica (qui li teniamo a vagonate), cartone di recupero e alcune scatole vuote di té e tisane varie, una perforatrice e alcune graffette e due occhietti adesivi non troppo piccoli.

io ho ritagliato dal cartone di recupero 16 dischi identici per far le ruote. l'ometto ha dipinto le scatole del té e ci ha disegnato sopra dei finestrini. poi ha dipinto le ruote e il tubo di cartone di nero. quando tutto è stato asciutto, io ho fatto dei fori sui lati corti delle scatole da té per unirle tra loro per mezzo delle graffette. e poi l'ometto ha incollato le ruote mentre io ho incollato gli occhi e disegnato naso e bocca alla locomotiva. e siamo entrambi molto soddisfatti sia del nostro pomeriggio insieme che del risultato.

le mie fonti di ispirazione sono il trenino di homeschoolcreations e quello di mermag

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today, thanks to a general strike, the school closed its doors at 1:00 p.m.. since fortunately I have a fair number of overtime hours which can be converted into holidays and that I use in case of emergencies just like this and being a relatively quiet period in my office, today I have been given the afternoon off from my boss.

I knew that my little boy wanted to create something, therefore I went to him with three ideas to choose from. a plane, a snake or a train. the train
won (only because we've already done the plane but we need two more of them to complete our project, then I will write about it - I think).

we started with: plastic tablecloths and clothes for painting,
acrilic colours, brushes, scissors, glue and a cardboard tube of toilet paper (we have kept lots them), recycled cardboard and some empty boxes of different teas and herbal teas, a perforator punch and some paper clips and two not too small eyestickers.

I cut out of the recycled cardboard 16 identical disks to do the wheels. my little boy has painted the tea boxes and has drawn the windows over them. then he has painted wheels and the black cardboard tube. as soon as everything was dry, I made some holes on the short sides of the tea boxes to join them together by means of the paper clips. and then my little boy has glued the wheels while I glued the eyes and drew nose and mouth to the locomotive. and we are both very pleased both with our afternoon together and with the result.
 
my inspirartional projects are the train made by homeschoolcreations and the one made by mermag.

martedì 10 luglio 2012

merchandising fai da te - home made merchandising

lo so, avrei potuto pensarci prima. prima del concerto, dico. e invece no. perché l'idea mi è venuta là, nel vedere il banchetto del merchandising, nel realizzare di non aver più l'età per poter indossare una t-shirt con stampato il broncio di Billy, ma di essere invece perfettamente idonea per questa. o per qualcosa di molto molto simile.

per info sulla tecnica della freezer paper vi rimando a questo post.

I know, i should have thought of it before. Before the concert, I mean. But I didn't. On the contrary, I got the idea right there when I saw the merchandising shop,; there I realized I am now too old to wear a T-shirt with Billy making faces on it but I thought I could surely wear this one. Or something very similar to it.

You can find some more info about freezer paper in this post.


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lunedì 18 giugno 2012

stella o luna? - moon or star?

per la serie "basta poco per far contento un ometto"
e pinterest docet... ;))

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how few one needs to make a little boy happy
and what on can find on pinterest ... ;))

sabato 16 giugno 2012

rose - roses

nel corso di un piovoso pomeriggio in cui volevo a tutti i costi restare zen (centrata su me stessa e sul mio respiro), soprattutto per evitare che il pensiero andasse a finire proprio là dove non doveva e mi guastasse lo stato d'animo, mi sono messa alla ricerca di qualcosa di creativo che richiedesse movimenti quasi meccanici. dopo aver frugato un po' nel mio cassetto virtuale delle cose che vorrei tanto fare appena ne trovo il tempo, ho quindi decretato che ritagliare spirali di carta e farne rotolini fosse sufficientemente zen e che mi potessi finalmente dedicare alla ghirlanda per la mia porta d'ingresso.

During a rainy afternoon when I wanted at all costs to remain Zen (i.e. centered on myself and on my breath), mainly to avoid that thoughts could end up right there where they shouldn't go and spoil my state of mind, I started looking for something creative that would require some mechanical movements. After poking around a bit in my virtual drawer of  things I would like to do so as soon as I find time, I decided that cutting spirals of paper and making rolls out of them was Zen enough and I could finally dedicate myself to the wreath for my entrance door.

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di tutorial per far rose di carta è pieno il web. io sono partita da questo link per poi approdare qui e optare per il riciclo di vecchie riviste (con buona pace del mio animo ecologico) e ottenere rose di diversi colori e sfumature.

The web is full of tutorials for making paper roses. I started from this link and then ended up here, hence I chose to recycle some old magazines (which is as environmental friendly as I am) and obtain roses with some different colour gradations.

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il mio tocco personale è dato dal fatto che, siccome ho intenzione di riutilizzare la ghirlanda, non ho incollato le rose, ma le ho semplicemente legate per mezzo di un piccolo pezzo di filo metallico fissato alla rosa con una goccia di colla a caldo.

My personal touch is that, since I am going to reuse this wreath, the roses have not been sticked to it; I simply fixed them by means of a little piece of metal thread which I hot glued to each rose.


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mercoledì 16 maggio 2012

keep calm

avevo bisogno di fare una prova. cartoncino telato, colla da découpage... mi serviva solo una stampa.

ecco, io credo che la storia ed il messaggio che ci son dietro a questo poster, siano meravigliosi. che se si può mantenere un atteggiamento positivo in tempo di guerra (peccato che poi non sia stato usato!), lo si possa fare di fronte a qualsiasi circostanza ci offra la vita.

ma credo anche che, nella vita, sia sempre assolutamente fondamentale, metterci un pizzico di magia.

peraltro, trovo sia perfetto per la mia camera da letto.

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I had to do an experiment. linen cardboard, mod podge... I  just needed to print out something.

well, I believe that the story and the message behind this poster are extraordinary. that if you can keep a positive attitude during a war (it's a real pity this slogan has not been used at that time!) you can do it in front of any circumstance which life presents to you.

but I also think that we must always and absolutely put a bit of magic in our lives. 

by the way, I think it's quite perfect for my bedroom.


giovedì 29 marzo 2012

dove eravamo - where were we

che saremmo partiti l'avevo detto tempo fa. dove siamo stati lo ridico oggi tramite made by joel. io ho scelto la versione tascabile, così ce la portiamo in giro un po', visto che qualcuno qui del viaggio è rimasto entusiasta. stampata stamattina e realizzata questo pomeriggio. per chi volesse c'è anche quella più grande, magari da colorare un po'. e ce ne sono tante altre

ah, sì. i nostri personaggi si chiamano babs, nath, maryse, beppina, jacques, andré e gaston e noi sappiamo perché.

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I had said we were going to leave some time ago. Today I say again through made by joel where we have been. I chose the travel version, so that we can bring it around a bit, since someone here seems to be quite enthusiastic of our trip. I printed it this morning and cut it in the afternoon. there is also a bigger version, which could be even coloured a bit. and there's also some other cities.


oh, yes, our charachters are named babs, nath, maryse, beppina, jacques, andré and gaston and of course we know why.

martedì 28 febbraio 2012

ora o mai più - it's now or never

da quando mi sono abituata a vivere il presente accade che, se non pubblico una foto quando la scatto o non scrivo un post quando mi viene l'idea, poi non lo faccio più perché, mi dico, il momento è passato. perciò quello che le mie manine han fatto domenica è meglio se lo pubblico ora, altrimenti va perso.

grazie all'amica creativa mi sono cimentata con la mia prima pasta di mais. avevo sempre sognato un folletto della cucina. ora ce l'ho. e sapere che è nato dalle mie manine (per anni considerate incapaci) lo rende ancora più speciale. 

(occhei, ha le orecchie rosse. è che qualcuno di 5 anni si è impadronito della mia ultima pallina rosa per farci la pappa del drago volante. e il rosa uguale non mi è più venuto. pazienza. è bello così.)

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Since when I'm used to living in the present moment it happens that, if I don't public a photo when I shoot it or I don't write a post when I get the idea, then I don't do it at all because, I say to myself, the moment has passed. Therefore I'd better public right now what my hands did on Sunday otherwise it gets lost.

Thanks to my creative friend I prepared my first corn dough. I had always wanted an elf in my kitchen. Now I have it. And since it was born out of my hands (which have been considered incapable for years) this makes it even more special.

(Ok, let's face it: it has red ears. This is just because a
5 year old someone got hold of my last ball of pink to make food for his flying dragon. And I couldn't make the same pink as before. Never mind. To me it's cute anyway.)

mercoledì 18 gennaio 2012

cosa si può fare... - what one can do...

con la bronchite?

si possono aggiornare i disegni della parete dell'artista.

***

with bronchitis?

one can change the drawings of the artist's wall


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sabato 7 gennaio 2012

un amore sofferto - a difficult love


da quando mi son trovata per casa i ferri da maglia della zia ho pensato che avrei dovuto ridar loro nuova vita, anche se non avevo idea del come. partivo da zero o poco piu': sapevo montare le maglie e lavorare a dritto. stop. poi mamma f mi ha consigliato i primi libri, il rovescio e la chiusura delle maglie li ho imparati su youtube, grazie ai video di bettaknit, e via, mi son buttata.

il primo tanto sofferto lavoro si e' intravisto nei mesi scorsi. un filato azzurro, con un punto di colore splendido. un lavoro nato sotto un ombrellone di paglia con di fronte panarea, continuato sulle sedie di legno dalle donne dei vicoli, abortito piu' e piu' volte, ripreso, interrotto, abbandonato e poi, con un guizzo finale (anche sul treno per vipiteno), portato a termine.

l'idea l'avevo presa da qui, ma (siccome son grande nella testa) ho modificato lo schema: 160 maglie per 240 ferri. bordo a legaccio (10 ferri in alto e in basso e 10 maglie ai bordi) e quadrati da 10 maglie alternati dritto e rovescio ogni 10 ferri.

lasciando perdere i punti persi e/o sbagliati (credo di aver cominciato seriamente a distinguere un dritto da un rovescio al 200° ferro), per me e' stata piu' una fatica che un divertimento. perche' quando non riconosci le maglie, devi contare. sempre. il che puo' essere si' una sorta di meditazione, ma ogni volta che qualcosa o qualcuno t'interrompe, poi son madonne che volano e santi tirati giu' in terra.

comunque, questo e' il risultato:


con questo lavoro ho tanto tanto tanto rimpianto il cucito e le mie coperte di aprile (lo so, lo so, non le ho ancora pubblicate...), tanto che credevo non avrei piu' fatto nulla a maglia e invece mi son ritrovata con mio sommo stupore a comprar di nuovo della lana …

i nonni han regalato all'ometto una sciarpa rossa che punge. cosi' lui ha pensato bene di chiedere nella lettera per babbo natale 'una sciarpa nuova e dei nuovi guanti e una cuffietta tutta azzurra, anche il pang pong'. io ho visto questa e ho pensato di regalare a lui ed al papa' una sciarpa identica. tralascio il fatto che – causa polar express – lui non doveva vedere i regali di natale fino al 25 dicembre e che le sciarpe le ho lavorate di notte o quando lui non c'era e mi hanno fisicamente stremato. dico invece che i son servite a capire che la maglia senza impegni e senza schemi mi piace assai. non ho la mente matematica e lavorare senza dover contare mi ha permesso di riconciliarmi coi ferri.

della sciarpa grande finita non ho traccia, ma si intravede qui. e questa e' quella piccola :



entrambe sono lavorate con ferri 7 a filo doppio con un filato che richiedeva (singolo) ferri 4-5.

grazie di a piccolalory per il tutorial e il supporto morale.

ma non e' finita qui. sono andata oltre.
stavolta la complice e' giuliana, che, mostrandomi il lavoro che stava facendo per natale, mi ha aperto al mondo di drops.

il mio punto di partenza e' stato questo. ho scritto a mamma f per sapere se lo schema per i ferri circolari fosse convertibile per i ferri dritti. mi ha risposto che era gia' tutto bello scritto. (???) ho capito – di nuovo – che la maglia a schemi non fa per me e mi son messa a cercare altro. (se leggo 'lavorare le maglie come si presentano' chiudo lo schema, so gia' che comporta per me troppa fatica e non e' piu' divertimento). continuando a cercare, sono approdata qui, gia' un po' piu' semplice.

l'altra sera mi sono armata di santa pazienza, modello in carne e ossa (= ometto), sciarpa (come riferimento per la circonferenza) e metro da sarta e ho preso le misure nella speranza di riuscire ad azzeccarle.

ho poi montato 60 maglie (che non so quando son diventate 62...) e ho lavorato 10 ferri a legaccio e altri venti a maglia rasata.

dopodiche' ho improvvisato le diminuzioni sui ferri a dritto cercando di distribuirle in maniera uniforme, ma sono davvero andata a caso (e, ahime', non ho scritto nulla), misurando il risultato sulla testa dell'ometto ogni 3x2 e affidandomi unicamente alla buona sorte.

quando sono arrivata a questo punto


e mi e' parso che sull'ometto tutto cio' potesse avere un senso, ho chiuso le maglie e cucito il lavoro al rovescio con punto indietro bello fitto e vicino alla cimosa. ed ho poi concluso la serata in totale personalissima esaltazione come la sera in cui ho cucito i pantaloni di buzz lightyear.

credo ricomincero' presto. pero' e' chiaro che con uno schema proprio no. :-)
p.s.: al pang pong ci abbiamo rininciato. il cappello da elfo ci piace cosi' com'e'.



***
summarized english version:

I started knitting a couple of months ago with almost no knowledge of it. I simply bought a couple of books and watched lots of video tutorials on youtube.

my first project was a cradle blanket. it helped me understand that I practically hate schemes and that I don't have fun in counting every row or having to pay total attention in what I' doing. every time something or someone interrupted me, it was a nightmare.

in spite of this I found myself buying some more yarn.
since my little boy had asked Santa Claus to bring him 'a new scarf and gloves and a new cap all light blue', I decided to make two identical scarves: one for him and one for his dad, for Xmas. since he couldn't see me working on them, I had to knit by night or when he was not with me.

the scarves, having basically no scheme, helped me to pacify with knitting and – except for my becoing overtired night after night – also to have some fun. for this project I must say thanks to piccolalory.

but I could even do more.
a couple of nights ago I took needles and thread and my little boy (hoping to get the right measures) and started his elf hat. 
 
I had hoped to do this hat, but I really don't understand schemes, let alone if the scheme is made for circular needles and I can barely use the normal ones. therefore I just improvised without following a scheme.

well, my relationship with knitting is a sort of difficult love, but it's indeed worth it.