beep – beep – beep – beep – beep
– beep - …
ciao, sono io. (che saluto cretino… certo,
se solo tu
potessi farlo, lo vedresti da te, invece devo farmi bastare la mia voce e
sperare che, come sostengono alcuni, tu mi senta… diciamo che ci voglio
credere, altrimenti non sarei qui. e poi
dirti “ciao, sono Marco” mi sembrava persino più cretino…). lo so, è venerdì e ti
chiederai che diavolo ci faccio qui dal momento che sai benissimo che dovrei
essere a Zurigo a tenere un workshop per presentare il nuovo prototipo (e
invece ho praticamente imposto agli altri che si arrangiassero senza di me per una volta, che io dovevo venir qui. non l’hanno
presa bene, in effetti. ma che si fottano… questo però non te lo dico, sennò
t’incazzi di brutto e non credo proprio sia il caso, adesso, di farti arrabbiare…).
è che al palazzetto hanno avuto inspiegabilmente un grosso guasto all’impianto
elettrico, ieri e, insomma, è stato tutto rimandato a non si sa bene quando, un
casino. (che scusa idiota… devo solo sperare che tu te la beva… e quanto al senso di
colpa che mi si è appena parato davanti a mo’ di spettro per averti spudoratamente
mentito ci farò i conti dopo, fuori di qui…).
beep –
beep – beep – beep – beep – beep - …
sai, prima ho visto Giorgio. ti saluta. ha
detto che, se ce la fa, passa più tardi. lo so, ti aspettavi che venissimo
insieme. è che lui, adesso, proprio non poteva. doveva stare a casa ad aspettare
(che diamine mi invento adesso?) il tecnico del computer. gli si è impallato e
rischia di perder tutti i dati, sai com’è fatto, no? è agitatissimo. (questa scusa
fa quasi meno schifo di quella di prima, forse sto migliorando. è che mi han
spiegato che, in situazioni come questa, bisogna stare molto attenti a quel che
si dice. e io preferisco non farti sapere che qui dentro fanno entrare solo una
persona alla volta, per una mezz’ora scarsa, per di più. tanto non credo farai
caso allo scorrere del tempo, purtroppo…)
beep – beep – beep – beep – beep – beep - …
ti trovo bene, sai? (dio, stavi certo
meglio *prima*… e poi quel dannato monitor ti spara un getto di luce bluastra dritto
in viso, rendendolo forse persino più livido di quanto non sia realmente. ma è chiaro
che anche questo mica te lo posso dire. e non ti posso manco dire che non so se
mi sia più penoso guardarti in faccia, mentre ti parlo, o seguire con gli occhi
quella fottuta linea blu che si muove ritmica sullo schermo…)
beep – beep – beep – beep – beep – beep - …
ah, quasi mi dimenticavo! Giorgio, che da
quando hai tirato fuori l’idea di noleggiare un comet e farci 15 giorni alle Incoronate,
a giugno, non sta più nella pelle. pensa che, anche se mancano ancora due mesi,
è già andato da Paolo a prendere le carte nautiche e domani ha appuntamento in
darsena col tipo che noleggia la barca. però poi basta. ha detto che per
decidere l’itinerario e tutto il resto aspettiamo te. quindi, anche se mancano
due mesi, vedi di darti una mossa. che lo sai poi, come va a finire, tra noi?
sembra che siamo sempre d’accordo su tutto. e invece salta fuori sempre qualcosa
su cui ci perdiamo giorni e giorni a discutere… (mica dovranno passar due mesi
così, eh? merda. non ci voglio neanche pensare…)
beep –
beep – beep – beep – beep – beep - …
(maledizione, è già passata mezz’ora. mi sa
che mi sbattono fuori…) senti, io adesso vado. che con tutto ‘sto parlare non
vorrei stancarti troppo. torno domani. magari ti porto qualcosa da leggere (te
lo leggo io, ma preferisco lasciarti l’illusione e credere che possa farlo
tu…), sai, ho preso giusto in questi giorni un nuovo libro di racconti brevi
niente male, son certo che ti piacerà. allora io vado, eh. a presto. (“ci
vediamo” non te lo dico. che mi sembra di prenderti per il culo. tu però, se ti
riesce, nel frattempo, aprili gli occhi, Andrea, cazzo, dai!...)
beep –
beep – beep – beep – beep – beep - …
insieme a:
- Dario con Diavoli blu
- Singlemama con NY Blues.
- MaiMaturo con Colori
- Lillina con Il blu dell'universo che non c'è
- Lillina con Morte nel blu
- Pendolante con Il trattore
- Call me Leuconoe con Crossroad
- Marco C. con Le ore scure (grigio, rosso e blu)
- Hombre con I won't let you down
- Calikanto con Onde
- Cielosopramilano, altrimenti detto Fevarin e carnazza, con Fever
- Melusina con Neon
- Io me medesima con Diritto e rovescio
- Melusina con Sostiene Teresa
- Brux con So long
- Ancora io con un altro Diritto e rovescio
- Hombre con Davvero non lo so
- Pendolante con L'automobile
- Lillina con Non importa
"Morire come le allodole assetate
RispondiEliminasul miraggio
O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perché di volare
non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato"
ecco.
EliminaVedo che ci hai preso gusto, brava!
RispondiEliminaanche tu mi pare.
Eliminae sul serio!
Chissà, magari ha sentito tutto, anche il non-detto. Chi è in coma a volte è più presente di quello che si creda...
RispondiEliminatu sì che sei una avanti...... ;-)
EliminaAltro che tristezza! Qui si va oltre
RispondiEliminaio mi fermo alla tristezza, in casi come questi.
Eliminaper la disperazione o la felicità c'è ancora tempo.
;-)
Più che come un monologo mi piace vederlo come un dialogo (unilteralmente) silenzioso. Sarò ottimista, ma mi piace vedere la speranza dietro la tristezza. Brava!
RispondiEliminaecco, mi somigli, allora. :-)
Eliminagrazie!
Hai ragione, c'è sempre tempo per la disperazione
RispondiEliminao per la felicità... :-)
EliminaMolto bello, complimenti!
RispondiEliminagrazie.
RispondiEliminamolto bello anche il tuo, nonostante tutto quel mare di tristezza vera che ci sta dietro.