bilingual blog

this is a bilingual blog written by a single mom who is like many others but who somehow is also different :-)

venerdì 22 giugno 2012

this moment & joy pockets

{this moment - thanks to Soulemama}

la finestrella con quel nome
the window with that name on it

una lunga telefonata dal mio dondolo
a long telephone call from my swing seat

i loro abbracci
their hugs

la posta e le iniziative delle anime belle
emails and projects of those beautiful souls

l'uomo che risponde agli sms
the man who answers to sms

l'importanza di focalizzarsi sul presente
the importance of focusing on the present moment

una nuova statuetta
a new little statue 

5 senses tour
thanks to holistic mama

lunedì 18 giugno 2012

stella o luna? - moon or star?

per la serie "basta poco per far contento un ometto"
e pinterest docet... ;))

© singlemamafranny - all rights reserved
how few one needs to make a little boy happy
and what on can find on pinterest ... ;))

sabato 16 giugno 2012

rose - roses

nel corso di un piovoso pomeriggio in cui volevo a tutti i costi restare zen (centrata su me stessa e sul mio respiro), soprattutto per evitare che il pensiero andasse a finire proprio là dove non doveva e mi guastasse lo stato d'animo, mi sono messa alla ricerca di qualcosa di creativo che richiedesse movimenti quasi meccanici. dopo aver frugato un po' nel mio cassetto virtuale delle cose che vorrei tanto fare appena ne trovo il tempo, ho quindi decretato che ritagliare spirali di carta e farne rotolini fosse sufficientemente zen e che mi potessi finalmente dedicare alla ghirlanda per la mia porta d'ingresso.

During a rainy afternoon when I wanted at all costs to remain Zen (i.e. centered on myself and on my breath), mainly to avoid that thoughts could end up right there where they shouldn't go and spoil my state of mind, I started looking for something creative that would require some mechanical movements. After poking around a bit in my virtual drawer of  things I would like to do so as soon as I find time, I decided that cutting spirals of paper and making rolls out of them was Zen enough and I could finally dedicate myself to the wreath for my entrance door.

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di tutorial per far rose di carta è pieno il web. io sono partita da questo link per poi approdare qui e optare per il riciclo di vecchie riviste (con buona pace del mio animo ecologico) e ottenere rose di diversi colori e sfumature.

The web is full of tutorials for making paper roses. I started from this link and then ended up here, hence I chose to recycle some old magazines (which is as environmental friendly as I am) and obtain roses with some different colour gradations.

© singlemamafranny - all rights reserved
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il mio tocco personale è dato dal fatto che, siccome ho intenzione di riutilizzare la ghirlanda, non ho incollato le rose, ma le ho semplicemente legate per mezzo di un piccolo pezzo di filo metallico fissato alla rosa con una goccia di colla a caldo.

My personal touch is that, since I am going to reuse this wreath, the roses have not been sticked to it; I simply fixed them by means of a little piece of metal thread which I hot glued to each rose.


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domenica 10 giugno 2012

cucinare zen


giornata un po' così. non le avete anche voi? quelle che fuori è grigio e piatto e dentro magari no, ma il grigio di fuori incombe e vorrebbe intristire l'universo tutto. se poi, come capita a me oggi, siete sole, senza ometti saltellanti e chiacchierini in giro per casa, alla cura della vostra dimora quel tanto che basta (sì, perché i tempi del dev'esser tutto perfetto son finiti da mo') vi ci siete già dedicate, la s.p.m. incombe (uomini, confido voi sappiate di cosa sto parlando anche se non siete donne) e avete da rielaborare sogni pensieri emozioni fatti animebelle e tutti gli insegnamenti delle cose che (non) accadono dei giorni passati e magari, in tutto questo, vi scatta una voglia irrefrenabile di junk food, allora l'unico antidoto possibile (almeno per me, dico, che magari i più fortunati possono dedicarsi a del sano sesso...) è cucinare.

ma perché sia efficace dev'essere quel che io chiamo cucinare zen.

via libera a coltelli e tagliere. concentriamoci sui cubetti di sedano che devono finire nel soffritto e sulla nuova lama bianca di ceramica che, ritmicamente, sale e scende. perché, diciamolo, il 'Bambino' è una gran comodità, ma se lo si usa finisce che poi cucina lui e non tu e allora addio antidoto al grigiore e buoni propositi.

facciamo che intanto che penso a come rielaborare la ricetta per evitare il robot accendo il forno. e pulisco e affetto anche un paio di finocchi da cuocere al vapore in pentola a pressione (toglietemi il 'Bambino' ma non la (l)Agostina, per carità!). e intanto che lei soffia e sbuffa per qualche minuto, io continuo con la pratica zen del soffritto. zac zac zac. osservo la lama, e le forme e i colori che si fondono, man mano che cambio ingrediente. forse potrei cuocere tutto a fiamma bassa nella pentola di coccio, penso mentre rielaboro mentalmente i passaggi della ricetta.

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apro la dispensa per prendere il farro, dal momento che il piatto in questione, tratto da un libro di ricette del famoso robot di cui sopra, si chiamerebbe 'fantasia di farro e pesce', e finisce che prendo un mix di quinoa e bulgur. mai che riesca a seguire una ricetta alla lettera, io. sadioperché.

sfiato la fida (l)Agostina. estraggo i finocchi e, memore di una delle tante telefonate col sole dentro, li adagio per benino in un solo strato in una teglia da forno. li cospargo con un po' di sale marino integrale della baia di trapani o giù di lì, una grattatina di un residuo di formaggio coi buchi che mi era rimasto da un'altra ricetta (ed è inutile lasciarlo lì ad ammuffire anche se io prediligo il grana), una bella spolverata di briciole ottenute ieri sera triturando nel 'Bambino' (con quel che costa quel coso lo uso, eh? mica posso esser sempre zen!) un residuo ormai marmoreo di pane di farro e pasta madre (che noi del gruppo 0 meno lectine del frumento ingeriamo e meglio è, e oggi ci facciamo del male già col bulgur) e qualche spruzzata (che dalle mie parti le calorie dei grassi si contano col contagocce) di sano olio evo (e ora ditemi, vi prego, che tra voi c'è chi si scervella per 'sto evo come ho fatto io la prima volta che l'ho incrociato sul web...). il forno, nel frattempo, ha raggiunto gli agognati 200°c e può subito accogliere la mia teglia.

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ora, io userei molto volentieri il tegame (e qui chiederei a Hombre se anche dalle sue parti il termine abbia anche un altro significato, giusto per levarmi una curiosità) di coccio, soprattutto perché nelle foto sul blog farebbe un figurone, ma dove avrò mai messo lo spargifiamma? … trovato!

nel tegame di cui sopra ci finiscono i cubetti zen colorati (aglio, cipolla, sedano e carota), un pezzetto di peperoncino (laviamoci subitissimo le mani che lo so che prima o poi mi gratto gli occhi sennò!), un paio di rametti di rosmarino e due cucchiaini d'olio (mangio solo io, mica ce ne vuol di più). col cucchiaio di legno (che forse andrebbe abolito, ma ci devo ancor studiare un po' su), mescolo osservando i cubetti colorati, tanto per dare un ulteriore tocco zen alla faccenda. e poi è la volta degli anelli di calamaro (che, stranamente mi son persino ricordata di scongelare all'uopo). sto lì a mescolare zen un po' anche loro prima di sfumarli con tre dita di vino bianco (quand'è che ho aperto il gewürztraminer per cucinare di grazia???!! è quasi un sacrilegio...) e poi aggiungo polpa di pomodoro, mix di bulgur e quinoa, un pizzico di sale grosso rosa del himalaya (qui il sale iodato finto è stato abolito da anni), tre dita di acqua tiepida e ci metto sopra un bel coperchio, così porto tutto a cottura come se fosse un risotto e non faccio evaporare il liquido troppo presto.

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ora vi vorrei tranquillizzare sullo stato della teglia di finocchi, prima che pensiate (lo avrete forse già fatto) che sian carbonizzati. nel forno ci son stati una quindicina di minuti in tutto. poi, tra un'operazione e l'altra non so più bene quale, quando il grado di doratura della crositicina ha assunto la brunitura di mio gradimento, son stati estratti e messi su un sottopentola a raffreddare (non amo la verdura cotta calda, non so perché).

a questo punto è cosa buona e saggia controllare il livello di liquido rimasto nel tegame di coccio, perché altrimenti i cereali non si cuociono e si rischia di bruciare tutto quel bendiddio. orbene, quando sollevate il coperchio dovreste aver l'accortezza di non perdere i sensi per il profumo che vi travolge inaspettato, eventualmente fare un rabbocco di acqua tiepida e dare una rimescolatina prima di rimettere il coperchio e iniziare a pensare che sono le 13:19 e state svenendo dalla fame.

mescolando zen di tanto in tanto, penso che il mio mix di cereali è 'a cottura rapida', ma tale cottura prevedeva che fosse bollito in acqua. scelgo consapevolmente di verificarne lo stato con un assaggio (so già che mi aprirà lo stomaco modello voragine), opto per un ulteriore rabbocco e penso che, per non svenire, forse è meglio se, intanto, mi mangio i finocchi.

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qualche minuto dopo, la mia fantasia di cereali e pesce ha un aspetto splendido e sembra che io ne abbia preparata in quantità industriale. in realtà son 60 gr di cereali e un paio d'etti di calamari. più o meno come mangiare un piatto di pesce e un panino. ecco, detto questo ci siam messe a posto anche la coscienza e possiamo, finalmente, pranzare in pace. c'è da dire che l'umore, rispetto a quando è iniziato tutto 'sto ambaradan, è sensibilmente cambiato. fuori è persino arrivato, insperato, un mezzo raggio di sole. e tra breve, non appena mi sarò goduta il mio pasto zen, son certa che starò anche meglio.

(rileggo. constato che, in virtù della parola sesso  questo post balzerà ai primi posti delle ricerche, anche e forse soprattutto in associazione con la parola single. decreto inoltre seduta stante che, visto quant'è lungo il post, esso è destinato a restare monolingue. confido che i miei 290 lettori della corea del sud se ne faranno una ragione.)

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venerdì 8 giugno 2012

this moment & joy pockets


una risata contagiosa
a contagious laughter

la donna col sole dentro
the woman with sunshine inside

quella telefonata
that telephone call

le nuove converse
my new shoes

una festa tra amici e natura
a party among friends and nature

la mia energia vitale
my vital energy

gli insegnamenti delle cose che (non) accadono
what one can learn from what it (doesn't) happen

le donne stupende che ho attorno
those wonderful women around me


5 senses tour
thanks to holistic mama

giovedì 7 giugno 2012

senza alcun dubbio - no doubt about it

un caso evidente di sdoppiamento della personalità.

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A plain case of split personality.

martedì 5 giugno 2012

due parole verso il cielo - two words towards heaven

ti sono arrivati gli auguri, lassù?
mi sa che ci han pensato in molti a te, oggi.


102 sarebbero.
ti sei fermata a 100.
eppure per me non sarebbero bastati nemmeno se fossero stati 1000.


mi manchi. 
buon compleanno. 


(i morti non compiono gli anni, dicono.
è che per me tu non hai più un corpo, ma sei viva, da qualche parte.
su questo non ho dubbi.)

***


did you get the birthday wishes over there?
I guess lots of people have been thinking of you today.


You would be 102.
You stopped at 100.
And for me even 1000 wouldn't have been enough.

Miss you.
Happy Birthday

(dead people don't have birthdays, they say.
But for me you simply have no body but you're still alive, somewhere.
No doubt about it.)


sabato 2 giugno 2012

new entries

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 qualcosa mi dice che anche nella mia vita dovrei dare spazio al nuovo...

I should maybe allow something new in my life too ...

venerdì 1 giugno 2012

this moment & joy pockets

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due chiamate perse (recuperate)
two missed phone calls (catched up)

l'uomo dell'audi
the man in the audi

un open day e un trattamento estetico gratis 
an open day an a beauty treatment for free

le sortite dell'ometto
my little boy's quotes

la festa di fine anno alla scuola infanzia
the year end party at kindergarden

le email e le chiamate da lontano dopo il terremoto
emails and calls from far away after the earthquake

il mio chakra del cuore
my heart chakra


5 senses tour
thanks to holistic mama