Sono
talmente impegnata a vivere e a godermi la vita che ormai di rado
passo di qui. Ma i post sul finesettimana sono una sorta di rituale
per me, nato per tener traccia dell'alternarsi di assenze e presenze
dell'ometto e della piega che col tempo avrebbe preso la mia
relativamente nuova vita. Perciò eccomi qua.
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I am so very busy living and enjoying
my life that I rarely step in here. But my posts on the weekend are a
kind of ritual for me, created to keep track of the alternation of my
little boy's absences and presences and to follow the path that over
time my relatively new life would have taken. So here I am
again.
Venerdì
dopo il lavoro sono andata a ritirare la mia vecchia bici da donna
rimessa a nuovo dopo esser stata riesumata dal garage materno e dopo
un mio ventennio di bici da uomo. Volendo andare in ufficio con un
vestito, il cambiamento era inevitabile. L'ho usata subito, per un
aperitivo con gli amici d'infanzia. Ero l'unica donna. E sono tornata
brilla, con l'aria fresca sul viso e una rosa rossa nel cestino.
***
On
Friday after work I went to pick up my old women's bike which has
been set in mint condition after having been resurrected from my
mother's garage and after I have been using a men's bike for the last
twenty years. Wanting ta o go to the office in a dress, such change
was inevitable. I used it immediately to reach my childhood friends
for for a drink. I was the only woman. And I came back a bit tipsy
enjoying the fresh air on my face and with a red rose in my bike
trash.
Sabato.
Tempo meraviglioso. Ho indossato i miei sandali nuovi e la gonna
indiana dai colori improbabili e sono andata a far la spesa in
bicicletta a più riprese. Poi mi son dedicata alla casa – in
particolare alla stanza dell'ometto alla quale, eliminando tutti i
giochi rotti, ho dato una sferzata di energia nuova. Ho anche passato
un po' di tempo in internet per vedere di trasformare uno dei miei
sogni in realtà. E ho ricevuto una telefonata da una barca che mi
dice che sì, volendo lo posso fare. Poi, la sera, una doccia e via,
a sentire (ancora una volta) la voce più bella.
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Saturday.
Wonderful weather. I put on my new sandals and my indian skirt with
unlikely colors and went to buy groceries by bike several times. Then
I dedicated some of my time to my home - especially to my little
boy's room, to which by removing all his broken games I gave a new
boost of energy. I also spent some time checking on the internet if I
can let one of my dreams come true. And I received a telephone call
from onboard a boat which told me I can – if i really will. Then I
took a shower and in the evening I went to hear (once again) the most
beautiful voice.
Domenica.
L'essere andata a letto dopo le 3 del mattino – guidando di fronte
ad uno spicchio di luna che pareva dipinto sul manto del cielo - mi
fa sentire stropicciata come il mio letto sfatto. Ma sto bene. mi
sono dedicata al resto della casa, con calma. E poi non ho saputo
resistere al richiamo del sole. Ho inforcato la due ruote e via,
attraverso la terra delle pesche, giù fino in città.
Partita alle 16.30 e rientrata a casa alle 23.00. Tra una pedalata e l'altra, chiacchiere, il gelato più buono degli ultimi 5 anni, incontri, risate, un cocktail e un panino, tre agende portate a casa gratis (ho scoperto che a giugno in libreria si fanno i resi delle agende dell'anno in corso - che vanno al macero - e si ordinano quelle per l'anno che verrà. La mia amica libraia ci ha detto, anziché mandarle al macero, di prenderne quante ne volessimo. et voila.), la visita ad un'amica con cui coltivo progetti vacanzieri. E mentre attraversavo il ponte alle 23.00 ho sentito e assaporato un enorme senso di libertà.
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Sunday.
Being gone to bed after 3 in the morning – after driving in front
of a piece of moon which seemed painted on the sky - made me feel
wrinkled like my unmade bed for most of the day. Yet I'm fine. I
spent some time cleaning the rest of the house, quietly. And then I
could not resist the lure of the sun. I jumped on my two wheels and
went down to town, riding through the land of peaches.
I
left at 4.30 p.m. and came home at 11 p.m.. In addition to riding
there have been chats, the best ice-cream of the last five years,
meetings, laughters, a drink and a sandwich, three diaries brought
home for free (I found out that bookshops in June have to send back
the unsold diaries of the current year – which are sent to pulp -
and to order those for year to come. My bookseller friend told us to
take what we wanted. Et voila.), a visit to a friend with whom I'm
cultivating holiday projects. While riding across the bridge on my
river at almost 11 p.m. I felt and enjoyed a huge sense fo freedom.