bilingual blog

this is a bilingual blog written by a single mom who is like many others but who somehow is also different :-)

domenica 23 settembre 2012

due parole verso il cielo - two words towards heaven

il tuo pianoforte è arrivato a casa mia su un camion targato Vienna. 
se volevi mandarmi un segno, ci sei riuscita.

sono stata ieri in quella che fino all'altro giorno chiamavo casa tua, che oggi non è più nemmeno mia.
l'ho trovata vuota e spoglia.
e mentre la attraversavo in lungo e in largo cercando di prenderne commiato, attraversavo di nuovo il dolore della perdita, come fosse ieri.

non l'ho ringraziata, la casa.
ringrazio te, ora, da qui. come posso.

guardo il tuo piano nel mio salotto.
mi rammenta ogni istante che non ci sei più.
e, al tempo stesso, che sei sempre con me.

© singlemamafranny - all rights reserved

your piano arrived to my place on a truck from Vienna.
if you wanted to send me a sign, you succeded in that.

I was yesterday in what until the other day I called your house, which today is not even mine.
I found it empty and bare.
and while crossing the length and breadth of it, trying to take leave, I have crossed again the pain of your loss, as if it were yesterday.

I didn't thank it, the house, I mean.
I thank you, now, from here. as I can.

I look at your piano in my living room.
it reminds me every minute that you're gone.
and, at the same time, that you are always with me.

domenica 26 agosto 2012

la scoperta del secolo: il pane senza lievito

che io sia una seguace accanita (e ora finalmente anche una sostenitrice) del pasto nudo è cosa risaputa da chi mi segue. recentemente sul pasto nudo appunto sono comparsi gli articoli di pietro parisi, uno chef campano che la scorsa settimana ha pubblicato sul suo profilo facebook la foto strabiliante della pizza senza lievito, ottenuta semplicemente impastando farina e acqua di governo della mozzarella di bufala! 

ecco, a me siccome la scoperta ha incuriosito non poco, ho pensato ad un esperimento ed ho mixato il pane senza fatica con la trovata di pietro. vi spiego meglio.

ieri ho preso 300 grammi di farina e 210 grammi di acqua di governo della mozzarella di bufala che mi son mangiata a cena la sera prima e, partendo dal metodo del pane senza fatica ho impastato velocemente e sommariamente aggiungendo un pizzico di sale marino integrale, coperto con pellicola senza pvc e 'dimenticato' nel forno spento per circa 24 ore.

stamattina nella ciotola c'era un blob bollicinoso e molto appicicaticcio non proprio del doppio del volume precedente, ma comunue visibilmente 'cresciuto'. l'ho ripreso sbattendolo su un ripiano coperto di farina e l'ho velocemente impastato. la cosa che più mi ha colpito è stata la consistenza: estremamente elastica e morbidissima.

dopodiché l'ho adagiato in una teglia unta d'olio e l'ho messo un'ora in camera di lievitazione : si preriscalda il forno a 80°C con mettendo sul fondo una pentola con 2 litri d'acqua. quando il forno ha raggiunto la temperatura si inserisce l'impasto da far lievitare, meglio se in un contenitore coperto da pellicola trasparente. il tempo in camera di lievitazione corrisponde al doppio del tempo della lievitazione normale, quindi lasciarci un impasto un'ora è come se lo si fosse lasciato lievitare due ore.

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poi ho tolto la teglia dal forno lasciando l'impasto coperto ed ho portato il forno ad una temperatura di 200°C ventilato, una volta raggiunta la quale ho inserito la mia teglia e ho lasciato cuocere per 15-20 minuti.

il risultato è stato una specie di panfocaccia, ottimo, che ho gustato con pomodori freschi, mozzarella e basilico.

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la prossima volta dividerò l'impasto in due e proverò ad ottenere due pizze. gli esperimenti continuano...

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giovedì 23 agosto 2012

non ti vergogni? - aren't you ashamed?


la domanda che mi è stata rivolta più spesso ieri - il contesto è relativo, che fosse in merito allo stato della mia cucina o al fatto che fossi seduta al pc, non fa differenza - è stata: ma non ti vergogni? ho sempre risposto : no. (per la verità ho anche aggiunto che credo che nella vita ci sia ben altro di cui vergognarsi semmai). no, non mi vergogno, e non ho nulla di cui vergognarmi peraltro, perché significherebbe che non vado bene come sono. che non mi accetto e non mi amo. e invece va bene così. con tutte le imperfezioni del caso. non mi vergogno né di chi sono, né di come vivo. e nemmeno di quello che scrivo. e, soprattutto, non ho bisogno dell'altrui approvazione al riguardo.

Ho chiuso con la vergogna 

ormai da tempo.

John Lithgow

the question that was put to me more often yesterday - the context is relative, if it was about the state of my kitchen or the fact that I was sitting at the computer makes no difference - was: but aren't you ashamed? I always answered: no. (actually I also added that I believe that in life there are eventually other things to be ashamed of). no, I'm not ashamed, and I have nothing to be ashamed of, however, because it would mean that I'm not good as I am. that I do not accept myself and that I do not love me. and instead it's okay. with all the imperfections of the case. I am not ashamed nor who I am, nor of how I live. and I I am even not ashamed of what I write. and, above all, I do not need the others' approval in these regards.

I gave up shame
a long time ago.
John Lithgow

domenica 19 agosto 2012

è tornato - he's back #2

è tornato. dopo tre settimane sul lago col papà, stasera è arrivato finalmente. 
peccato solo sia in questo stato...
vabbè, me lo coccolo domani. intanto è qui e io sono felice.

he's back. after three weeks with his dad on the lake he arrived at last.
it's a pity he's just a bit tired...
ok, I'll cuddle him tomorrow. he is here and I'm happy with that.

© singlemamafranny - all rights reserved


lunedì 13 agosto 2012

(r)evolution

prendete un weekend, una singlemama senza ometto ma con la polmonite, una manciata di amiche di quelle che una si merita (due in trasferta e una di passaggio) che arrivano con spesa, birre (analcoliche e non) e home made pizza. quel che ne esce son due giorni (e buona parte delle notti) tra risate, bicchieri, discorsi seri e anche no, sguardi intensi, consigli (magari sotto forma di cazziatoni ma di quelli che fan bene e che solo le vere amiche posson dare), riflessioni, dubbi, sorrisi. è che, tra una parola e l'altra, è saltato fuori che avrei dovuto modificare l'assetto del mio salotto per l'arrivo - non proprio imminente, ma neanche troppo lontano - del pianoforte della zia. e le due amiche in trasferta han pensato bene di smettere di ragionare per ipotesi a voce alta e di agire. e poiché con la polmonite non si posson fare sforzi, io mi son limitata ad osservarle e godermi il risultato finale.

 (qui c'è il mio salotto com'era prima, ossia fino a ieri)

just take a weekend, a singlemama with pneumonia but without her little boy, a handful of friends than one deserves (two coming from far away and one just stepping by) that come with groceries, beers (alcoholic and non) and home made pizza. as a result you get two days (and part of their nights) amongst laughter, glasses, serious talks and also non serious ones, intense glances, pieces of advice (perhaps in the form of a given mouthful but which is good and that only true friends can give), thoughts, doubts, smiles. and between one word and another, it turned out that I had to change the arrangement of my living room for the arrival - not exactly imminent, but not too far - of my aunt's piano. and the two friends from far away simply decided to stop thinking loudly and hypothetically and to act. and since with pneumonia one can do no effort, I simply watched them and I'm enjoying what they did.

(here's how my living room looked like until yesterday)

© singlemamafranny - all rights reserved
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martedì 7 agosto 2012

43

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in un anno sono cambiate molte cose.
forme, colori, pensieri, situazioni, sogni, amori, pezzetti di vita.
eppure, ciò che è cambiato di più sono io.

in a year lots of things have changed.
shapes, colours, thoughts, situations, dreams, loves, pieces of life.
yet, what has changed most, it's me.

martedì 31 luglio 2012

summertime

siamo in estate. fa caldo. io devo lavorare anche per tutto il mese di agosto e l'ometto è in vacanza con papà e fidanzata di papà. fa parte del pacchetto mi separo, ho un figlio e vorremmo ricostruirci una vita (se ci riesce, ma anche no). e dello stesso pacchetto fa parte - probabilmente - il non vederlo per 3 settimane. perché è vero che è a una trentina di km da qui, ma è anche vero che andare a trovarlo una sera per una pizza insieme rischia di rompergli un delicato equilibrio. e quindi si farà solo se sarà lui a chieder di vedere mamma. mamma, nel frattempo, uscirà con le amiche, farà un sacco di cose rimaste indietro a casa, svuoterà casa della zia e cercherà di guardare il meno possibile a ciò che le manca.

it's summertime. it's hot. and I must work also in august, while my little boy is on holiday with his dad and dad's girlfriend. this is part of the package I've parted from my husband, I've a son and we'd like to have a new life (maybe, or maybe not). the same package includes that I probably won't see him for the next three weeks. because it's true that he's just about 30 km far from here, but it's also true that going to visit him just to eat a pizza all together puts at risk a delicate balance. therefore we'll do it only in case it's my little boy himself who asks to see mom. meanwhile, mom will go out with some friends, will carry on lots of abandoned things at home, will go on and empty her aunt's home and will try to avoid looking at what is missing.

giovedì 26 luglio 2012

dove sono - where I am

corrono i giorni. e corro anch'io. accadono cose e le vivo e le godo e non riesco o non voglio star dietro al resto. assaporo. vivo il momento. cambio. cresco. creo. e poi sì, lavoro cucino lavo pulisco gioco amo rido et cetera. e mai come in questi giorni mi rendo conto che c'è un tempo per ogni cosa e che un qualcosa di piccolo e insignificante, se la vita decide che così deve andare, può crescere, cambiar forma e a volte persino diventare grande. proprio com'è accaduto per questo fiore.

days run away. and I'm running too. Things happen and I live them and enjoy them and I can not or do not want to keep up with the rest. I savor. I live in the moment. I change. I grow. I create. And then yes, I work work cook clean wash play love laugh et cetera. And in these days I realize that there is a time for everything and that something small and insignificant, if life decides that it needs to go that way, can grow, change shape and sometimes even become great. exactely as it happened to this flower. 


© singlemamafranny - all rights reserved

mercoledì 18 luglio 2012

due parole verso il cielo - two words towards heaven

e son due anni che voli.
a volte mi pare tu sia lontana, come se ti avessi lasciata andare.
ma non passa giorno senza che il mio pensiero vada a te.

spero tu sorrida, adesso.
non ho sensi di colpa per la scelta che ho fatto.
solo ancora un po' di dolore.

***

you've been flying two years already.
sometimes I feel you're far away, as if I let you go.
but I think of you every day.

I hope you're smiling right now.
and I don't have any sense of guilt for what I chose to do.
I only have some pain left.