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this is a bilingual blog written by a single mom who is like many others but who somehow is also different :-)

domenica 11 dicembre 2011

la notte delle streghe - the witches night


talvolta temo di non saper piu' usare le parole, solo perche' mi riesce piu' arduo verbalizzare un'emozione che non fermare in uno scatto cio' che provo.

e' che se attraverso giorni come quelli appena trascorsi e le emozioni si accavallano continue come quando il mare insegue se stesso e non distingui piu' dove finisca un'onda e dove ne cominci un'altra, allora scrivere mi sembra ancora piu' difficile.

scatti non ne ho, ma ho dei fermi immagine ricamati sul cuore.
un paio d'occhi liquidi che se li guardi ci finisci attraverso e ti sembra di cadere e invece no, non sprofondi nel vuoto, arrivi a casa. risate scoppiettanti come camini accesi, e attorno profumo di cannella. (pero' oggi no, facciamo vaniglia). ore che si sgretolano e vanno via quatte quatte e sono lunghe come la notte ma sembran corte e fugaci come minuti, che mai nessuno avrebbe detto fossero le 4 del mattino, no. forse piu' o meno le 3. e invece.

ci sono persone che son talmente belle dentro che sai che son belle anche fuori persino senza averle mai incontrate. e poi ci sono incontri. il caso non esiste (e le cose vanno sempre come devono). e allora quegli incontri proprio dovevano essere. resistono al tempo che passa, ai chilometri che separano, ai silenzi a cui il quotidiano vi porta. ed e' per quegli incontri che non smetti mai di dire grazie all'universo.

lei e' stata il mio apripista (e non credo nemmeno di averglielo mai detto). il raggio di luce che arriva al momento opportuno a infrangere il buio. la cassa di risonanza per la voce del mio cuore. lo specchio che mi ha aiutato a guardarmi in faccia senza paura e a prendermi per mano da me.

con lei, in una lunga notte di luna piena ci siamo ritrovate a vomitar parole dentro ad una stanza, intrecciando nell'aria frammenti di vita e bevendo un caldo infuso d'erbe chiamato Hexenzauber, magia delle streghe. del resto, il caso non esiste.

le donne sono streghe e fate
silenzio di occhi vento di ginestra
tutte le stesse gambe accavallate
bambine di cortile
direttrici d'orchestra...
le donne fanno l'improvviso
e uomo tu non potrai mai sapermi
e sono Eve e uve e male e mele in paradiso
claudio baglioni




  women are witches and fairies
silence of eyes and wind of broom
all the same crossed legs
girls in the yard
orchestra directors...
women make the sudden
and man you'll never know me
they are Eves and grapes and evil and apples in paradise

claudio baglioni

sometimes I just fear I am not able to use words anymore, just because I find it quite difficult to verbalize an emotion rather than stopping in a shot what I feel.

and having just passed through a couple of days like these where emotions keep overlapping as it happens when the sea chases itself and you no longer distinguish where a wave begins and where another ends, well then to me to write seems even more difficult.

I have no shots, but I have still images embroidered on my heart.

a couple of liquid eyes that when you stare at them you end up going through them and it seems you're falling, but you're not, you do not sink into the void, you simply get home. laughters like crackling fireplaces, the scent of cinnamon around. (but not today, today it's vanilla). hours that crumble and leave quietly and they're as long as the night but seem short like minutes, and nobody would have said it's 4 o'clock in the morning, no. maybe it's around 3. and you're wrong.

there are people who are so beautiful inside that you know they are beautiful also outside even without ever having met. and then there are meetings. nothing happens by chance (and things always go as they should). and then those meetings were meant to be. they can stand time going by, miles that keep apart, the silence that everyday life sometimes brings to you. and it's for those meetings that you never stop saying thanks to the universe.

she was my forerunner (but I don't think I've told her yet). the beam of light that arrives at the appropriate time to break darkness. the echo of my heart's voice. the mirror that helped me to look at me without fear and take myself by the hand.

with her, in a long night of full moon, we've been vomiting words into a room, weaving fragments of life in the air and drinking some hot herbal tea called Hexenzauber, the magic of the witches. nothing really happens by chance.


5 commenti:

  1. Le hai usate benissimo invece queste parole, dolci profonde e semplici, mi sono entrate dentro come se le avessi sussurrate direttamente nel mio orecchio interno, quell'orecchio che non ha timpani ma che sente .

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  2. meno male che temevi di non saperle usare le parole! scaldano come certe tue foto, e sullo sfondo si vedono sorrisi e occhi che scintillano di gioia.

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  3. ma che poesia fantastica mi sono aggiunta se ti va passa mi farebbe piacere

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  4. grazie a tutte.
    di cuore. :-)

    benvenuta, giovanna.
    son passata al volo da te, che voglia di panelle... :-)

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