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this is a bilingual blog written by a single mom who is like many others but who somehow is also different :-)

sabato 18 febbraio 2012

la voce - the voice


Lui sapeva di non essere il suo uomo, lei sapeva di non essere la sua donna. Ma, nonostante ciò, si erano abbandonati l'uno all'altra, affidando alla vita la responsabilità di separarli, allorché fosse giunto il momento. Anziché indebolire il loro trasporto, la coscienza della situazione li aveva spinti a vivere ogni istante come se fosse l'ultimo - e il loro amore aveva cominciato ad acquisire l'intensità tipica delle cose che si reputano eterne per scacciare la paura della morte.
Paulo Coelho – Brida

‘Io non lo so come ci son finita qui.’ pensò Stella svegliandosi nuda in un letto sfatto, accanto a un uomo che conosceva appena, ma che soltanto un paio di giorni avanti, alla prima stretta di mano, le era parso di conoscere da sempre. ‘Eppure, per qualche strano motivo, so che è qui che devo essere, e in nessun altro posto.’.

Stesa su un fianco, fissava le linee chiare che la luce dell’alba stampava sul muro di fronte, filtrando attraverso gli scuri. Avvertiva il respiro lieve alle sue spalle e percepiva il calore di quel corpo nuovo accanto al suo che le sembrava esserle persino più familiare di quello di suo marito.

‘Oh, sì. Io ti dovevo incontrare. È proprio qui che devo essere.’ diceva una voce flebile, dentro di lei. Sembrava arrivare da lontano ed aver fatto tanta strada e altrettanta fatica per riuscire a farsi sentire. Non era come la vociona roboante che le batteva in testa. ‘Sei pazza? Che diamine stai facendo? Datti una mossa! Raccatta i tuoi quattro stracci sparsi sul pavimento e tornatene a casa! Che c’hai famiglia, sant’Iddio! E dimentica l’amore a prima vista! Quello è buono solo a far vendere romanzi.’

Immobile, fissava il muro. Sapeva che non si sarebbe alzata nemmeno sotto tortura. ‘È qui che devo essere. Con te.’

Ma poi tornavano i pensieri a tentare di coprir la voce. ‘Chiama un esorcista. Lui saprà certo dirti che succede e di chi sia quella voce.  Devi esser posseduta, non c’è altra spiegazione. Non hai mai fatto nulla di simile tu.’

D’un tratto, sentì che anche il corpo alle sue spalle stava pian piano tornando alla vita. Inspirò profondamente. Dita calde e gentili si fecero lievi strada fra i suoi capelli e lei, trasalendo, tornò in sé. Lentamente, come se fosse guidata da una mano invisibile, si voltò. Lui sorrideva e aveva una luce magica negli occhi. Lei sorrise di rimando e, mentre agganciò il suo sguardo, capì di esser perduta per sempre. 

‘No, Stella, non sei affatto perduta. Questo è il solo modo che hai per salvarti’. Allora comprese, fugando ogni dubbio, che la flebile voce era quella della sua anima. Doveva solo imparare ad ascoltarla.

[ Questo racconto partecipa all' EDS incipit, o della citazione de La Donna Camèl]

***

He knew that he was not her man, and she knew that she was not his woman. Nevertheless, they surrendered to their love, leaving life in charge of separating them when the time came. Far from diminishing their passion, this only made them live each moment as if it were their last, and the love between them had all the intensity of things that take on an eternal quality precisely because they are going to die.
Paulo Coelho - Brida

'I don’t know why I’m here.' thought Stella, as she woke up, lying naked on an unmade bed, next to a man she barely knew, but that only a couple of days before, at their first handshake, she seemed to have always known. 'Yet, for some strange reason, I know that it’s here that I must be, and nowhere else.'.

Lying on her side, she stared the lines that the clear light of dawn printed on the front wall, filtering through the shutters. She could hear the light breath behind her and she felt the warmth of that new body next to her that seemed to her even more familiar than her husband’s one.

'Oh, yes. I had to meet you. It is here that I must be.' said a small voice inside her. It seemed to have come from far far away and to have struggled a lot to be heard. It was not like that pompous voice pounding in her head. 'Are you crazy? What the hell are you doing? Hurry up! Pick up your things scattered on the floor and go home! You have a family, for God’s sake! And forget love at first sight! That’s only good to sell books.’ '

Motionless, she kept staring at the wall. She knew that she wouldn’t have moved, not even under torture. ‘It’s here that I must be. With you.'

But then the thoughts came back, trying to cover the voice. 'Call an exorcist. He surely can tell you what’s going on and whose voice is that
. You must be possessed, there is no other explanation. You've never done anything like that.'

Suddenly, she heard that also the body behind her was slowly returning to life. She sighed deeply. Warm and kind fingers slightly made their way into her hair and with a wince she came to her senses. Slowly, as though guided by an invisible hand, she turned to him. He was smiling and had a magical look in his eyes. She smiled back, and while she hooked his glance, she knew that she was lost forever.

'No, Stella, you are not lost at all. This is the only way you have to save yourself '. And then she knew, canceling any doubt, that that was the voice of her soul. She just had to learn to listen to it.

[this short story was written to play with La Donna Camèl who regularly invites bloggers to write, simply suggesting them some beautiful writing exercises. This time the story had to start with a quote and its style had to try to resemble the author's one]
 

24 commenti:

  1. Colpo basso, non sai quante volte ho riscritto a mio modo quella storia partendo da quell'incip... tu sai.
    Bravissima.

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  2. lillina, ahahahaah tanto per cambiare rido.
    anche tu sai, mi pare...
    e nulla è a caso, manco il mio racconto ;)

    (grazie)

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    1. sei meglio del lagrein dunkel :D rido ahahahahaha

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    2. che complimentone...ma non dirlo in giro specialmente qua dentro....che poi mi vogliono tutti a cena.

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  3. Le voci - il dialogo interno - sono uno dei miei modi espressivi più naturali, quindi non posso che applaudire!

    Captcha: nfectst voce. No giuro, ma allora ditelo.

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    1. ahahahahah rido :D
      sempre detto io che nulla è a caso!!!

      sono anche un po' arrossita per l'applauso, per la verità.
      e poi confesserò che è stato un esercizio molto interessante. che vabbé non sembrerò coelho, ma io scrivo periodi molto più lunghi, di solito. ho dovuto impegnarmi per accorciarli come fa lui. :)

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  4. Mi sono sempre rifiutato di leggere Coelho, e quindi magari non noto molte cose, ma mi sembra che l'eds sia stato ampiamente rispettato, ciao :-)

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    1. grazie, dario.
      almeno so che non sembra un harmony :-D

      ciao :-)

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  5. Ho letto un paio di libri di Coelo.
    Il post mi piace e mi sembra che tu abbia centrato l'obiettivo dell'EDS.
    Brava singlemama!

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  6. Anche io ho un rifiuto per Coelho, e un Harmony non lo toccherei neanche per metterlo sotto la gamba di un tavolo traballante, perciò non confronto ma giudico il tuo pezzo per come è. E trovo che sia un'analisi realistica e per nulla edulcorata di un momento che molte donne conoscono, quello che appunto fa dire loro non ho mai fatto nulla di simile, io. Beh, a volte invece è la cosa giusta da fare.
    Brava, ci sei riuscita. Besos!

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  7. e un Harmony non lo toccherei neanche per metterlo sotto la gamba di un tavolo traballante ... rido. :D

    grazie.
    un po' per quel per nulla edulcorata e un po' per l'empatia.

    besos! :)

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  8. se volevi coelharti, beh l'hai fatto in pieno.
    Coelho, cmq, per me è e resta un grandissimo scrittore, praticamente un Coelhone.

    Abbasso i captcha

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  9. ohcaz...
    uno per cui coelho è un coelhone che dice che mi sono coelhata...

    hombre, vacci piano. che così mi dai i brividi...

    ;)

    ps: uno che c'ha la captchomanzia in hompage non può dire abbasso i captcha nou nou nou :P

    (grazie, neh? :* )

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    1. ti prego, dimmi che non è troppo tardi...
      dimmi che ho ancora speranza...
      dimmi che posso diventare una Captchatrice !!!!!

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  10. Te l'ho già detto, ma lo ribadisco in pubblico: non conosco Coelho alla perfezione né lo amo moltissimo, ma non mi ero mica resa conto che fossi stata tu a scrivere il testo dopo la citazione.
    Poi ho letto i link, e dell'EDS, e ho capito tutto. Dico BRAVA, BRAVA!

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    1. vale, oh che onore. un commento così in pubblico!! ♥♥♥

      raga, andateci piano, che sennò mi monto la testa (nel senso che me ne metto una, finalmente... ahahahah)

      baciuz

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  11. Io non amo Coelho e non sopporto gli autori sudamericani, a differenze di tutte le amiche che ti hanno risposto io purtroppo ho letto HARMONY (non rende così idioti c'è di peggio). Detto questo complimenti lo scritto poi e ottimo come sempre dati i trascorsi (lettere e poesie archiviate in un quaderno a monito del ciclone del '96) BACI ZIA MANU

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  12. Fra, tanto di cappello!!
    anch'io come Valeria non avevo capito che stavi scrivendo tu...clap clap clap sei fantastica, mi piacerebbe leggere il resto!!
    bacio

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  13. deb, grazie.
    sapere che dall'esterno mi vedete così contribuisce sensibilmente ad aumentare la mia (di per sé abbastanza scarsa) autostima (ma ci sto lavorando, ah se ci sto lavorando).

    questo racconto si ferma qui.
    ma se resto dell'umore attuale abbastanza a lungo, conto di scrivere presto di nuovo.

    bacio

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